64. La strada del ricovero

Lo so, è normale che ci siano delle ricadute.
Quado vivi tanti bei momenti però poi tendi a scordarti delle cose brutte.
Così quando ci rifinisci dentro, è come rimanere nel catrame.
Una situazione appiccicosa e oscura, di cui non sai come disfarti.
Non ho più scritto questo mese.. ma per scelta. Sentivo che tutto andava bene così.
Mi sono impegnata a scuola ottenendo qualche bel risultato. Mi sono divertita.
Poi la punta del coltello è tornata a pizzicarmi. L'autolesionismo è tornato a trovarmi.
Un giorno qualsiasi, vivendo i miei momenti migliori, lui si è rifatto vivo.
E, io, gli ho ceduto, salutandolo come un vecchio amico, dicendogli "Bentornato, mi mancavi."
Ieri ho litigato con la psichiatra, perchè non la sopporto più e voglio solo essere lasciata in pace.
E' stato molto brutto, ma non vogliono capirmi.
Poi ho annullato la seduta dalla psicologa e ho detto che ho bisogno di un periodo di pausa..
Forse è vero, forse no. Sta di fatto che forse dovrei solo cambiare terapeuta.
Adesso stanno valutando l'idea di una terapia di gruppo con giovani border.
Dio, odio le etichette. Un'ora a sbraitare che io non sono una fottuta malata mentale.
Che ce la faccio anche da sola. Che mi hanno fottuto il cervello con le loro seghe mentali.
Io voglio solo cogliere l'attimo, e divertirmi, come dovrei fare alla mia età.
Voglio solo quel nove in filosofia. Voglio un bacio da quel ragazzo.
Non voglio essere obbligata ancora a guardarmi dentro.
Ho visto tutto quel che c'era da vedere, ora basta.
Voglio una vita, non voglio soffrire per niente. Eppure ricado..
Malinconia è la parola. Ma io voglio distruggere questa noia.
No, Ana e Mia mi chiamano ma io non do loro ascolto.
Se lo scordano. Fanculo.
Stasera vado a mangiare la pizza con la mia ex classe.
E quella fottuta pizza me la mangio tutta.
E rido. Si, perchè ne ho bisogno.
Pad